Almeno
sai
con
chi
ti
devi
confrontare!
sto
parlando
dello
stress
o
tensione
da
gara.
E'
impossibile
che
tu
non
l’abbia
mai
provata
e
subita,
o
che
non
ti
sia
stata
appiccicata
addosso
in
modo
fastidioso
per
parecchie
ore.
Tremenda
è
poi
quella
che
gli
altri
ti
spalmano
addosso
con
discorsi
lunghi
e
noiosi,
fumo
di
sigaretta
e
domande
senza
senso.
Vorrei
cominciare
a
raccontarti da dove inizia la sensazione di stress e soprattutto da dove nasce e da che cosa è procurata.
Il
cervello
è
un
organo
meraviglioso
,
plasmato
da
migliaia
di
anni
di
evoluzione:
si
è
sviluppato,
ampliato
in
volume
e
in
capacità
di
elaborazione
con
il
progredire
delle
esigenze
e
delle
situazioni
che
l'uomo
ha
dovuto
affrontare
durante
la
propria
vita.
Se
chiudi
la
mani
a
pugno
e
le
avvicini
facendo
combaciate
le
dita,
ti
potrai
fare
un'idea
di
come
è
strutturato
e,
grossomodo,
delle
sue
dimensioni
reali.
La
capacità
di
elaborazione
è
prodigiosa:
si
calcola
che
sia
in
grado
di
vagliare
circa
30
miliardi
di
dati
al
secondo
,
per
fare
un
raffronto
credo
che
il
calcolatore
più
veloce
ne
elabori
circa
un
miliardo.
E'
un
laboratorio
chimico
sensibile
a
sostanze
ben
definite
e
miscelate
con
infinita
precisione,
in
grado
di
fare
fronte
a
tutte
le
risposte
che
l'ambiente
circostante
richiede.
Prova
a
pensare
alla
risposta
immediata
che
si
ottiene
se
mettiamo
un
dito
su
una
fiammella.
Attraverso
i
ricettori
della
pelle
che
gli
inviano
il
segnale,
il
cervello
elabora
la
"strategia"
per
contrarre
i
muscoli
necessari
per
spostare
il
dito
dal
pericolo:
questo
avviene
in
un
soggetto
sano
in
20
millesimi
di
secondo
;
un
altro
esempio:
ci
troviamo
in
una
situazione
di
pericolo
che
i
nostri
cinque
sensi
(vista,
olfatto,
udito,
gusto,
tatto)
hanno
individuato,
ma
di
cui
coscientemente
noi
non
ci
siamo
ancora
resi
conto;
la
risposta
primaria
sarà
quella
di
salvaguardarci,
con
l'attivazione
di
quelle
procedure
adatte
a
proteggere
il
nostro
corpo,
subito
dopo
avverrà
la
mediazione
della
procedura
più
adatta
di
risposta
al
pericolo,
come
scappare
o
attaccare.
A
questo
punto
è
chiaro
che
ci
sono
delle
aree
specializzate
nel
ricevere
i
dati
e
dare
delle
risposte
specifiche:
in
effetti
è
così,
il
cervello
è
diviso
in
aree
connesse
tra
di
loro
dove
il
trasferimento e l'elaborazione dei dati è affidato a
100 miliardi di "neuroni"
.
Ogni neurone è un piccolo elaboratore che può comunicare con gli altri attraverso una rete di circa 180 Km di fibre nervose.
Il cervello umano è composto da due "emisferi":
•
il sinistro, razionale
, detto parlante: gestisce razionalità, logica, matematica, linguaggio, memoria breve ...
•
il
destro,
inconscio
,
detto
silente
:
qui
hanno
sede
emotività,
creatività,
immaginazione,
intuizione,
costruzione,
memoria a lungo termine ...
•
I due emisferi sono collegati tra loro dal corpo calloso.
La
cosa
interessante
è
che
i
due
emisferi
lavorano
in
simultanea
ma
con
percentuali
di
specializzazione
differente:
la
parte
sinistra,
razionale,
riesce
a
elaborare da tre a sette operazioni simultaneamente, mentre la parte inconscia molte di più:
•
95% la parte inconscia, l'emisfero destro
•
5% la parte conscia, razionale, l'emisfero sinistro.
Questa
suddivisione
dovrebbe
farti
pensare,
avrai
sentito
dire
centinaia
di
volte
"
lascia
che
succeda,
evita
dei
controlli
inutili...
"
:
alla
luce
di
questi
dati
si
comincia
a
capire
che
se
diamo
il
controllo
al
lobo
sinistro
che
elabora
così
pochi
dati
in
contemporanea,
sarà
più
che
facile
che
i
movimenti
della
procedura di tiro si accavallino e si confondano.
Vorrei
farti
notare
che
è
sbagliato
pensare
che
per
esempio
il
comando
"
non
stringere
l'arco
"
sia
semplice
come
è
scritto:
il
cervello,
legato
a
quel
comando,
deve
controllare
migliaia
di
posizioni
e
di
tensioni
muscolari
e
scheletriche
oltre
che
a
effettuare
controlli
sulla
percezione
dello
spazio
e
quant’altro,
il
che
lo
porta
a
dover
elaborare
in
fretta
milioni
di
dati;
in
pratica
anche
il
più
semplice
concetto
mentale
comporta
un
alta
elaborazione
di
dati
per arrivare a eseguire l'operazione richiesta.
A
questo
punto
dovrò
omettere
parecchie
spiegazioni
e
descrizioni,
prima
di
tutto
perché
non
è
il
mio
campo
e
poi
per
arrivare
prima
al
nocciolo
del
discorso.
Il
sistema
"limbico"
si
trova
tra
i
due
emisferi
ed
è
un
insieme
di
strutture
neurologiche
tra
il
"tronco
encefalico"
e
la
"corteccia
cerebrale",
strutture
"primordiali"
(retaggio
del
nostro
essere
animali)
composte
da
un
sistema
nervoso
molto
sviluppato.
Questa
parte
del
cervello
regola
le
funzioni
emotive
che
hanno
a
che
fare
con
la
sopravvivenza,
la
nutrizione,
la
lotta,
la
fuga,
la
riproduzione
e
le
emozioni
correlate:
ira
,
rabbia,
paura,
piacere,
desiderio.
Il
sistema
limbico
lavora
in
simbiosi
con
la
"neuro-corteccia":
più
la
neuro-corteccia
aumenta
di spessore, più ci sono connessioni tra le parti e più sono le possibili risposte agli stimoli.
Il
sistema
limbico
controlla
anche
l'omeostasi,
cioè,
tutte
quelle
funzioni
necessarie
alla
sopravvivenza
dell'uomo
come:
•
la temperatura corporea
•
la pressione arteriosa
•
il ritmo cardiaco
•
il livello di zuccheri nel sangue.
Il
talamo
è
un
centro
nervoso
che
svolge
un
ruolo
di
integrazione
in
gran
parte
delle
funzioni
nervose.
Riceve
le
informazioni
sensitive
provenienti
dagli
altri centri nervosi e le analizza, per poi trasmetterle alla corteccia cerebrale.
l'amigdala
è
parte
del
sistema
limbico
che
si
occupa
di
valutare
le
emozioni,
è
la
memoria
emozionale,
la
vita
senza
l'Amigdala
è
una
vita
senza
significato
personale
senza
emozioni.
Essa
è
una
sentinella
psicologica
attentissima
e
velocissima
ad
interpretare
i
dati
in
eccesso,
la
sua
attivazione
e
controllo
sulla
nostra
mente
può
arrivare
a
sequestrare
le
altre
parti
del
cervello
compresa
la
parte
razionale
ed
imporre
la
sua
strategia.
Questa
è
la
ragione
per
cui,
dopo
un
incidente la persona sembra priva di coscienza anche se sveglia.
Il
collegamento
diretto
Talamo-
Amigdala
è
un
percorso
dove
i
dati
vengono
elaborati
velocemente
ma
in
modo
grezzo
e
selettivo,
la
risposta
deve
essere
rapida
perchè
sono
stimoli
di
pericolo.
L'amigdala
può
reagire
con
un
comando
di
collera
o
la
paura
prima
ancora
che
la
corteccia
cerebrale
abbia
capito
cosa
stia
accadendo,
proprio
perchè
l'emozione
grezza
viene
attivata
in
modo
indipendente
dal
pensiero
razionale.
In
pratica,
meglio
reagire
sempre
all'eventuale stimolo di pericolo con strategie conservative che perdere tempo a capire se ne vale la pena.
E'
importante
soffermarsi
su
una
funzione
importante
del
cervello,
il
ricordo
del
trauma.
Non
importa
che
sia
un
trauma
fisico
o
mentale,
esso
è
composto
da
situazioni,
odori,
sensazioni,
situazioni
che
possono
ripetersi
anche
singolarmente
in
posti
diversi,
Il
cervello
riconosce
ogni
possibile
sensazione
di
pericolo
ed
al
ripetersi
di
quella
sensazione
ci
mette
in
allarme.
Per
esempio,
se
facciamo
una
brutta
gara
,
il
cervello
se
lo
ricorda
e
ci
mette
in
allerta
appena
ci
troviamo
in
gara
un
altra
volta,
ci
vuole
tempo
per
assopire
e
controllare
la
paura
ma
mai
si
potrà
cancellarla
è
una
reazione
fisiologica.
Non
a
caso i ricordi brutti sono i più persistenti, non a caso il lavoro mentale
dell'atleta
deve essere svolto alla pari del lavoro fisico e tecnico.
l'ippocampo
.
ha
il
compito
di
rappresentare
il
contesto
degli
stimoli
e
la
loro
modulazione
e
non
lo
stimolo
stesso.
Se
l'Amigdala
è
coinvolta
nel
significato
emotivo
degli
stimoli in entrata, l'Ippocampo ha una funzione importante per stabilirne il contesto.
L'ipotalamo
è
una
parte
importantissima
del
sistema
limbico,
ha
la
grandezza
di
un
pisello
e
pesa
circa
4
grammi.
E'
considerato
"il
cervello
nel
cervello"
controlla
e
governa
la
sensazione
di
sete,
sonno,
veglia,
temperatura
corporea,
equilibri
chimici,
ormoni,
sesso,
emozioni
mantenendo
l'omeostasi
di
tutte
queste funzioni.
Le emozioni
,
il sistema funziona con dati in entrata, elaborazione, dati inviati a parti specializzate, dati in uscita.
Lo
stomaco
è
teso,
la
pressione
aumenta
come
il
battito
cardiaco
..
allora
perchè
c'è
chi
fugge
e
chi
combatte
.
Gli
studiosi
danno
una
spiegazione,
la
causa
del
diverso
comportamento
e
da
imputare
parte
alla
diversa
genetica
personale,
al
vissuto
anche
nel
periodo
di
gestazione.
Il
diverso
crescere
delle
parti del cervello nel feto, causa una diversità di comportamento nella vita adulta.
Le emozioni hanno una base biologica ma i fattori sociali e quindi cognitivi danno un apporto rilevante.
esistono
emozioni
fondamentali,
paura,
ira,
sorpresa,
disgusto,
vergogna,
angoscia,
interesse,
felicità
ed
emozioni
non
fondamentali
che
sono
un
misto
tra
le
precedenti,
senso
di
colpa,
risentimento,
allarme,
amore.
Le
emozioni
possono
essere
rilevate
dalle
"espressioni
facciali"
che
sono
abbastanza
uguali
per
tutti gli uomini in quanto esistono delle "regole di esibizione" che regolano chi può mostrare quale emozione a chi, quando ed in che misura.
Il
sentimento
,
la
capacità
di
avere
sentimenti
è
direttamente
legata
alla
capacità
di
avere
una
coscienza
di
sè
e
della
relazione
con
il
mondo.
I
sentimenti
si producono quando un sistema di sopravvivenza è presente in un cervello cosciente.
Le
neuroscienze
studiano
localizzazione
delle
varie
aree
funzionali
del
cervello
inquanto
ogni
area
del
cervello
lavora
interconnessa
con
le
altre
e
non
da
aree che lavorano singolarmente, il "cervello emotivo" ne è un esempio.
La
paura
,
la
paura
se
viene
prolungata
nel
tempo,
diventa
stress
.
la
paura
è
geneticamente
codificata
nel
cervello
umano
e
accende
delle
risposte
immediate che possono essere : ritirarsi, attaccare o sottomettersi.
...
un
ruolo
importante
nel
funzionamento
del
sistema
cervello
nella
gestione
del
pericolo
e
della
memoria
a
breve
e
lungo
termine
lo
ha
"L'
Adrenalina"
prodotta
dalle
ghiandole
surrenali.
Quando
viene
rilasciata
dall'organismo
sotto
stimolo
della
paura
o
dello
stress
fissa
in
modo
molto
più
duraturo
il
ricordo
dell'accaduto
sia
come
situazione
che
come
ambiente
rilevato
dai
sensi.
L'Adrenalina
provoca
la
diminuzione
della
irrorazione
sanguigna
nel
tratto
digerente, l'aumento dell'irrorazione sanguigna dei muscoli scheletrici per prepararli a produrre più energia .
Quindi,
delle
aree
del
nostro
cervello
vengono
momentaneamente
bloccate,
in
questo
modo
le
decisioni
vengono
prese
a
livello
inconscio
facendo
leva
sull'istinto che per prima cosa deve preservare il soggetto sotto stress.
Non si può fare a meno di accennare agli "ormoni dello stress" che sono gli ormoni steroidei (cortisolo) prodotti dalle ghiandole surrenali .
Per evitare un eccessivo stress, bisogna avere
AUTOSTIMA
si se stessi e consapevolezza del lavoro svolto.
La prima cosa da fare è chiedersi :
perchè sono agitato?.
Alla
luce
di
quanto
detto,
fisiologicamente
lo
sappiamo,
anche
se
a
grandi
linee
ma
dobbiamo
farci
delle
domande
per
capire
la
regioni
che
scatenano
questa reazione.
Proviamo a cambiare
la domanda ed a porci queste :
•
ho lavorato con metodo?.
•
ho lavorato con costanza?.
•
devo dimostrare qualcosa a qualcuno?.
•
provo piacere ad essere in gara?.
•
dove vado a fare la gara mi risveglia brutti ricordi?.
Se
ho
risposto
di
"si"
alle
prime
quattro
e
"no"
all'ultima,
non
vedo
di
cosa
devo
essere
stressato,
la
gara
è
una
verifica
del
lavoro
fatto
,
se
le
cose
non
vanno bene dovrò capire insieme al mio Istruttore la causa e porvi rimedio.
Di
sicuro
dovrete
rispettare
i
tempi
fisiologici
del
vostro
cervello,
dovrete
cercare
di
appannare
i
brutti
ricordi
e
costruirne
di
nuovi
positivi,
l'impegno
non
deve mancare e la costanza nel lavoro è indispensabile.
Come
ho
detto
devo
omettere
molti
concetti
che
renderebbero
il
discorso
troppo
specialistico
e
comunque
fuori
luogo
per
il
contesto,
quello
che
mi
premeva è di portarvi a conoscenza del meccanismo di base, perchè conoscendolo lo si possa incanalare verso un controllo più efficace.
Guardatevi allo specchio e piacetevi, sia come siete fuori che come siete fatti dentro ……
siete unici ed irripetibili.
Buon tiro
MENTALE
cevello e stress - preparazione mentale
Fontana Alessandro - Allenatore e Docente incaricato FITARCO